Indoor a Malles

malles

Siamo stati in dubbio fino all’ultimo.
Tornati dal Sudafrica abbiamo deciso nel giro di una sera e ci siamo iscritti, complice l’impressione positiva dello scorso anno e il fatto di poter ritrovare tanti amici.

In effetti già l’anno scorso ci eravamo divertiti. La formula è un po’ particolare, diversa dal solito. Noi non siamo abituati a tirare in una palestra, neanche per allenarci, e avere le luci artificiali è un po’ strano. Anche stare tutti in fila, con il semaforo che ti indica quando devi tirare e quando devi aspettare a noi ha divertito parecchio. Certo, non siamo partiti per vincere (e quando mai????) ma per rivedere un po’ di gente e per tirare quattro frecce. Tra l’altro è stata l’occasione per trovare quasi tutti i nostri compagni di avventura sudafricana.

La prima sorpresa l’ho avuta leggendo gli abbinamenti: anche quest’anno sono stata abbinata con Milena! Mi ha fatto veramente piacere perché l’anno scorso ci siamo trovate bene insieme e poi lei è molto brava e quindi posso solo imparare!

Siamo arrivati a Malles sotto sera, con le cime delle montagne completamente innevate. Abbiamo preso possesso del nostro mini appartamento (che faceva tanto Waidring) e abbiamo cenato con Gualtiero e Ivan. Poi a nanna presto.

La mattina dopo subito all’accreditamento.
Il posto dove si teneva il campionato era un centro sportivo bellissimo. I campi di tiro erano in due posti differenti: in uno si svolgeva la gara tipo tracciato, nell’altro la gara round 3D. Avevamo tutti e due il turno alle 11, per cui non abbiamo potuto seguire la gara uno dell’altra. Tra l’altro quest’anno si svolgeva anche il campionato internazionale e c’erano quindi alcuni arcieri provenienti dalla Svizzera, dalla Germania e dall’Austria.
Ho cominciato con il round, mentre Marino con il tracciato.
Per quello che mi riguarda sono stata abbastanza contenta perché rispetto all’anno scorso ho constatato un certo miglioramento, forse perché già sapevo com’era.
La cosa buffa della prima giornata era rappresentata dal tizio appollaiato sulla sedia: pretendeva che, finito di tirare, rimanessimo sulla linea di tiro! E’ stato veramente difficile, abituata a lasciare il picchetto non appena la freccia arriva a bersaglio (quando arriva…). Milena ed io eravamo continuamente riprese e tornavamo indietro a precipizio, come due scolarette riprese dalla maestra! Alla fine abbiamo adottato un sistema efficacissimo: quella che non stava tirando, con l’aiuto della nostra vicina di piazzola, faceva una barriera con l’arco, in modo che l’altra non si spostasse!
Comunque, alla fine, io occupavo la posizione di classifica che mi ero prefissata e cioè non ultima. Anche Marino era abbastanza contento, solita metà classifica.

Nel pomeriggio siamo andati, con Gualtiero, a vedere il Lago di Resia, dove c’è un campanile in mezzo al lago. Il posto era stupendo, i colori autunnali meravigliosi, così diversi dal verde intenso che siamo abituati a vedere d’estate, con le cime delle montagne già incappucciate dalla neve. Non fosse stato per il vento micidiale e tagliente che ci sferzava, avremmo goduto di più del panorama. Invece siamo tornati indietro a scaldarci perché era proprio impossibile restare fuori!

La sera siamo andati a mangiare con Giancarla e Alessandro e ci siamo fatti un sacco di risate nel ricordare le giornate in Sudafrica: purtroppo anche per loro, come per noi, è stata dura al rientro. Il ricordo di quella settimana era ancora impresso nella nostra mente e credo che non ci lascerà mai!

Secondo giorno, tracciato. Come l’anno scorso, il secondo giorno è stato il migliore. Ho tirato poche frecce di terza e ho fatto un solo zero, ad un cavolo di animale sdraiato dell’ultima piazzola: non vedevo assolutamente la freccia volare e non sapevo come correggermi, non capivo se andava alta o bassa, se era dentro o fuori. Ovviamente, tutte fuori!!!
Ad ogni modo mi sono piazzata appena sotto la metà classifica e VA BENE COSI’…. Invece il nostro Ivan è arrivato in finale, così come Gualtiero.

Però quel pomeriggio non avevamo voglia di rimanere lì a bighellonare. Per cui siamo andati al campo della compagnia che organizzava gli indoor. Un campo bellissimo di 28 piazzole, per niente faticoso e perfettamente percorribile. La giornata era anche meno fredda e c’era pure un pallido sole. Io, Marino e Gualtiero ce la siamo proprio goduta e non abbiamo tralasciato neanche un animale: calava il sole e noi eravamo ancora a tirare!

La sera c’è stata la cena tirolese e la premiazione del torneo internazionale, dove Ivan è arrivato secondo.
La mattina dopo siamo ripartiti. Ci è dispiaciuto non assistere alla finale di Ivan e Gualtiero, ma la strada era veramente lunga. Però loro si sono comportati bene perché sono saliti sul podio, tutti e due terzi!

Per il secondo anno ci siamo veramente divertiti e consigliamo a tutti quelli che ancora non l’hanno fatto di provare.
Per quel che ci riguarda, l’anno prossimo a San Marino ci saremo!

3 risposte a “Indoor a Malles

  1. ma quello li di spalle….sono io ? eppure non c’ero !! no no, troppi capelli…..certo che mi fa un pò di impressione vedere quei semafori li per terra !!!!!! sono abituato a vederli in aria…..mah, i tempi cambiano.

  2. Beh, in fondo non so se tu ti divertiresti…Troppa gente alle spalle che chiacchiera, si tira tutti in fila, si sentono i commenti degli altri……
    Eppure una volta nella vita dovresti provare, è una esperienza diversa… Ripeto, noi ci siamo divertiti e credo che ritorneremo.
    Sui semafori hai ragione…. Tantissime biciclette e pochi vigili!!!

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